Lo psicoterapeuta per esistere ha bisogno di pazienti. Cosa succederebbe se un giorno le persone fossero tutte psicologicamente sane ed equilibrate? Cosa ne sarebbe degli oltre 50.000 psicoterapeuti presenti in Italia? Senza contare tutte quelle figure professionali che si occupano del benessere psico-emotivo a vario titolo (a volte anche senza titolo!). Tutte queste persone si troverebbero senza una lavoro.
Come genitori possiamo evitare che tale scenario possa realizzarsi. Come fare? Ecco un semplice decalogo da seguire per crescere un futuro paziente e scongiurare l’estinzione della specie “psicoterapeuta”:
- Giustifichiamo i comportamenti sbagliati del nostro bambino. In fondo, “è solo un bambino“.
- Salviamolo dalla noia ad ogni costo. Possiamo dargli un tablet, una consolle, accendere la tv e tenerlo lì anche tutto il giorno. In questo modo, oltre ad evitare che si annoi, possiamo anche evitare che interferisca nelle nostre attività.
- Evitiamogli le delusioni. Se non riesce a fare qualcosa, facciamolo noi per lui. Se la scuola è troppo difficile, possiamo sempre iscriverlo in un’altra scuola.
- Se possiamo evitargli le frustrazioni, facciamolo! Perché fargli desiderare qualcosa, se possiamo averlo facilmente pagando. Sarebbe un atto estremamente egoistico da parte nostra.
- Difendiamolo dal sistema scolastico. Del resto, nostro figlio è un genio ed è per questo che ha un comportamento irrequieto a scuola, lo annoiano le cose che fanno tutti, “lui è troppo avanti“. Lui è speciale e sta all’insegnante valorizzare le sue qualità.
- Se gli diciamo di non fare una cosa, non la deve fare. Non importa cosa facciamo noi! Se io uso il cellulare a tavola, è per cose importanti, alla sua età può anche evitare. E’ più importante quello che gli dico che l’esempio che gli do.
- Deve imparare a nascondere le emozioni. Un bambino pignucoloso non piace a nessuno e non va bene che si arrabbi in pubblico. Anch’io evito di mostrare le mie emozioni e cerco di sembrare sempre sereno e felice.
- Ho un figlio perfetto e lo mostro a tutti. I suoi successi, sono i miei successi, ma i suoi insuccessi dipendono da lui.
- La mia vita è essere genitore. Faccio tutto in funzione di mio figlio, ho annullato le mie aspirazioni lavorative e sentimentali per lui. Non è la cosa più importante della mia vita, ma l’unica.
- Sono una persona di successo e mio figlio non può essere da meno.
Semplice vero? Non importa che seguiate il decalogo alla lettera, a volte bastano anche solo uno o due punti che si ripetono costantemente nella relazione con lui. E’ la cosa fondamentale e che non si abbia nella mente nostro figlio, quello reale intendo, ma quello che vorremmo che fosse.
E ricordate, se state seguendo anche solo alcuni punti del decalogo, non è mai troppo presto per portarlo da uno psicoterapeuta.
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