Sempre più persone cercano risposte a quesiti rispetto se stessi online. Arrivano sempre più pazienti che si sono diagnosticati autonomamente un disturbo psicologico, attraverso test online o ricercando definizioni su google.
Un test psicologico deve avere determinate caratteristiche per poter essere utilizzato.
- Deve essere attendibile. Un test è attendibile se i punteggi ottenuti da un gruppo di soggetti sono coerenti, stabili nel tempo e costanti dopo varie somministrazioni.
- Deve essere valido. Grado di precisione e di accuratezza con cui misura ciò che si propone di misurare. La validità è un costrutto multidimensionale, infatti si distingue in:
- Validità di contenuto. Indica il grado con cui gli item del test rappresentano una funzione psicologica che si vuole misurare. Può essere valutata attraverso il giudizio degli esperti.
- Validità interna (fattoriale). Grado con cui gli item misurano lo stesso costrutto. E’ necessario effettuare un’analisi fattoriale per verificare la dimensionalità dello strumento (gli item sono indicatori della dimensione latente).
- Validità di costrutto. Indica il grado con cui uno strumento misura quello che dice di misurare. Si distingue in validità convergente e divergente.
- Validità di criterio. Per criterio si considera un costrutto esterno ritenuto teoricamente connesso con quanto misurato dallo strumento. Si distingue in validità predittiva e concorrente.
Uno strumento è attendibile e valido quando le misure sono:
- Stabili -> lo strumento consente di avere le stesse misure in tempi diversi.
- Precise -> lo strumento offre misure simili di uno stesso costrutto utilizzando item
- Accurate -> lo strumento offre misure corrispondenti alla realtà del fenomeno studiato.
Per valutare il grado di attendibilità e validità ci sono precise procedure metodologiche e statistiche da seguire, che mancano ai test che vengono solitamente diffusi online.
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