L’ascolto di musica ha un impatto significativo sul benessere psicologico delle persone ed è un argomento di grande interesse per i ricercatori negli ultimi decenni. In questo articolo, analizzeremo gli effetti psicologici dell’ascolto di musica, le conseguenze dell’ascolto di diversi generi musicali e i modi in cui la musica può essere utilizzata per il benessere psicologico.
Diverse ricerche hanno dimostrato gli effetti positivi dell’ascolto di musica sul benessere psicologico. Un esempio è uno studio condotto nel 2011 da Lai et al., che ha evidenziato un miglioramento significativo dell’umore e una diminuzione dei sintomi depressivi nei partecipanti dopo sei settimane di ascolto di musica. Un altro studio condotto da Thoma et al. nel 2016 ha dimostrato che l’ascolto di musica può ridurre la percezione del dolore e aumentare la soglia del dolore nel contesto di una procedura medica dolorosa. Queste evidenze sottolineano l’importanza dell’ascolto di musica come una forma di aiuto complementare.
Dal punto di vista psicoanalitico, la musica può svolgere un ruolo importante nel nostro benessere emotivo. Secondo Blatt (2016), la musica offre un canale sicuro per elaborare emozioni e conflitti interni, specialmente quelli che possono essere difficili da esprimere verbalmente. La mente inconscia può raccogliere ed elaborare emozioni o esperienze che non siamo in grado di comprendere o esprimere con le parole. L’ascolto di musica può aiutarci a diventare gradualmente piĂš consapevoli di questi sentimenti, permettendoci di dare loro un significato e una comprensione piĂš profonda di noi stessi.
Winnicott (1974) riteneva che la creativitĂ primaria avesse le sue radici nei primissimi stadi della vita, specificamente nella relazione iniziale tra madre e bambino. Secondo Winnicott, il neonato percepisce la figura materna come parte di sĂŠ in un’area di transizione tra il sĂŠ e il non-sĂŠ. Ă in questo spazio, che egli definisce illusionale, che nasce la creativitĂ , grazie alla capacitĂ innata del bambino di “creare” la madre senza doversi adattare alla realtĂ esterna.
Di Benedetto (1991) sottolinea come gli elementi base della musica â ritmo, armonia e melodia â derivino direttamente dall’esperienza corporea. Il ritmo ricorda il battito cardiaco, l’armonia evoca la coesione simile al tessuto connettivo che sostiene, e la melodia, con i suoi suoni che salgono e scendono, ricorda il respiro. La musica ci connette a livello primordiale.
Inoltre, la musica può fungere da forma di catarsi, permitendoci di esprimere emozioni o tensioni accumulate in modo sicuro e senza paura di giudizio o vergogna. Secondo Malchiodi (2019), la musica può avere un effetto benefico profondo, offrendo un’opportunitĂ per l’espressione di emozioni che potrebbero essere altrimenti sopprimere o negate. Suonare uno strumento o ascoltare musica può essere un modo per liberare emozioni e promuovere il relax e il sollievo dallo stress.
Dal punto di vista neuroscientifico, numerosi studi hanno dimostrato che l’ascolto di musica aumenta il rilascio di dopamina nel cervello, un neurotrasmettitore associato al piacere e alla ricompensa (Salimpoor et al., 2011). Altri studi hanno evidenziato che la partecipazione regolare ad attivitĂ musicali può aumentare il volume della materia grigia in regioni cerebrali coinvolte nel processo sensorio-motorio, nella percezione uditiva e nella funzione esecutiva (Habibi et al., 2016).
In conclusione, le evidenze scientifiche indicano chiaramente come la musica possa contribuire al benessere e alla salute psicologica, fornendo un meccanismo per l’espressione emotiva e migliorando la funzione cerebrale. Se per un effetto terapeutico, è bene rivolgersi a professionisti quali lo psicologo psicoanalista, i benefici dell’ascolto di musica sono comunque un aiuto per il tuo benessere psicologico.
Fonti:
Di Benedetto A. (1991). Listening to the Pre-Verbal: The Beginning of the Affects. Rivista di Psicoanalisi, 37, 400-426.
Lai, H. L., Good, M., & Music and Psychological Stress Measure for Stress Reduction. Journal of clinical nursing, 20(7-8), 970-979.
Thoma, M. V., La Marca, R., BrĂśnnimann, R., Finkel, L., Ehlert, U., & Nater, U. M. (2016). The effect of music on the human stress response. PloS one, 11(5), e0150047.
Blatt, S. J. (2016). The place of music in psychoanalytic treatment and psychoanalysis: A contemporary psychoanalytic model of mind. Journal of the American Psychoanalytic Association, 64(3), 433-461.
Malchiodi, C. A. (2019). Creative arts and expressive therapies within an integrative approach to trauma treatment. European Journal of Trauma & Dissociation, 3(2), 89-97.
Salimpoor, V. N., Benovoy, M., Larcher, K., Dagher, A., & Zatorre, R. J. (2011). Anatomically distinct dopamine release during anticipation and experience of peak emotion to music. Nature neuroscience, 14(2), 257-262.
Habibi, A., Cahn, B. R., Damasio, A., & Damasio, H. (2016). The neural correlates of improvised and memorized piano performance. Scientific Reports, 6(1), 1-12.
Winnicott D.W. (1974). Gioco e Realtà . Roma, Armando Editore.
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