“All’apparir del vero
tu, misera, cadesti: e con la mano
la fredda morte ed una tomba ignuda
mostravi di lontano.” (Giacomo Leopardi)
Con l’irrompere dell’adolescenza si ha una rottura epistemologica dello scorrere del tempo. L’adolescente capisce che il il tempo è irreversibile. Esiste l’irreparabile.
Sono tre i cambiamenti fondamenti che avvengono in adolescenza:
1) Somatico. Il corpo cambia, l’adolescente diventa più forte dei suoi genitori, viene messa in discussione la loro autorità.
2) Sessualità. Anche prima è presente, ma in modo immaturo.
3) Pensiero. Si accede al pensiero adulto. Nascono le grandi domande e le grandi intuizioni.
Nell’infanzia c’è il buono e il male ed i genitori sono i rappresentanti del buono. L’adolescente si accorge che i genitori sono complessi e questo è meno rassicurante. Si cercano dei sostituti dell’infanzia, degli idoli.
Quanto più è fragile l’identità dell’adolescente, tanto più ha bisogno di simboli esterni (piercing, tatuaggi, vestiario).
Spesso i genitori attribuiscono il cambiamento in negativo a qualcosa di esterno (scuola, amici, ecc.), spesso ci può essere qualcosa che ha accelerato un processo, che però era iniziato molto tempo prima. Un cambiamento catastrofico (Bion) che comincia spesso a preparare il terreno durante l’infanzia, un vissuto traumatico che non era rappresentabile e che trova una rappresentazione.
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