Freud scrisse che l’interpretazione del sogno è la via maestra per la conoscenza dell’inconscio. La conoscenza dell’inconscio non è però sufficiente. Il passaggio da ipnosi a trattamento psicoanalitico ha determinato proprio il superamento della suggestione implicita nell’ipnosi. Senza il trasfert la sola conoscenza dell’inconscio non avrebbe nessuna valenza terapeutica. Non è possibile interpretare un sogno indipendentemente dalla relazione tranfert-controtranfert. E’ un mezzo comunicativo tra analista e paziente. E’ l’analisi delle resistenze, delle difese, che permette l’accesso al rimosso. Freud se ne rende conto dal lutto della impossibilità della propria autoanalisi, intrapresa in seguito alla morte del padre.
Il sogno rende possibile la rappresentazione di alcuni contenuti altrimenti non espressi e non esprimibili. I sogni di angoscia, solitamente rappresentano un allentamento delle censura onirica, che dovrebbe proprio proteggere dall’angoscia.
Hautmann (1974,p.168) afferma che “la psicoanalisi è la scienza fondata da Freud che si occupa dello studio della fantasia inconscia e delle sue interrelazioni colle altre funzioni della mente e colla realtà esterna“. Il lavoro dello psicoanalista è vedere come nel sogno sia possibile intravedere il fantasma. Tramite le riproposizione del fantasma è possibile la sua elaborazione.
Secondo Freud nel sogno avviene la trasformazione del materiale inconscio e quindi interpretare il sogno significa disfare il lavoro onirico, per accedere al materiale inconscio. Bion sostiene, invece, che il materiale conscio ha bisogno del lavoro onirico per poter essere immagazzinato e reso idoneo alla trasformazione dalla posizione schizoparanoide alla posizione depressiva. Contrariamente da Freud, Bion ritiene che il lavoro onirico svolga la sua funzione durante lo stato di veglia e che questa funzione abbia un ruolo analogo, nella vita mentale dell’individuo, a quello dei processi digestivi nella vita alimentare dell’individuo.
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